Le necessità assistenziali del malato di cancro non riguardano solo i trattamenti terapeutici.
La condizione di fragilità che la malattia stessa comporta rende necessario che il paziente oncologico sia tutelato, a livello normativo, anche sotto il profilo sociale ed economico.
La conoscenza dei propri diritti è fondamentale per usufruire al meglio della tutela che la legge ci assicura.
Il primo diritto, sancito dall’art. 32 della Costituzione Italiana, è il diritto alla cura, ma ad esso si affiancano, ad esempio:
- il diritto di conoscere lo stato di salute: il malato, se lo desidera, ha diritto a avere piena cognizione del proprio stato di salute, ed avere accesso ad informazioni comprensibili;
- il diritto all’esenzione del pagamento del ticket per farmaci, visite ed esami appropriati per la cura del tumore;
- diritti in ambito lavorativo (lavoro part time durante le cure oncologiche, periodo di comporto..);
- diritto a prestazioni assistenziali a seconda del tipo di invalidità riconosciuta (pensione di inabilità civile, assegno di invalidità, indennità di accompagnamento, indennità di frequenza).
Per conoscere quali sono i diritti del malato oncologico e come esercitarli ci si può rivolgere:
- agli Uffici Relazioni con il Pubblico (URP) delle Aziende Sanitarie;
- all’assistente sociale;
- alle associazioni di tutela dei pazienti e dei consumatori,
- alle associazioni di Volontariato.
Per saperne di più si può consultare la pubblicazione “I diritti del malato di cancro” – La Collana del Girasole n.11 – AIMaC, 13^ edizione, luglio 2018.
Sul sito www.aimac.it si possono trovare gratuitamente anche gli altri numeri de La Collana del Girasole.
Ulteriori spunti di approfondimento: www.favo.it Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia.